tartufi logoModena Tartufi nasce dall’esperienza di tre generazioni di tartufai che incontra, dopo anni di studi e di esperienze lavorative,
la moderna sperimentazione scientifica e la tradizione gastronomica dell’Appennino Modenese.tartufi

L’azienda ha competenze diversificate nel mondo del tartufo:
◊ produzione di piante micorrizate e creazione di tartufaie coltivate
◊ raccolta e commercializzazione di tartufi freschi e funghi
◊ produzione e vendita (all’ingrosso e al dettaglio)
di prodotti gastronomici trasformati a base di tartufo

Alla costante ricerca dell’eccellenza, abbiamo scelto di valorizzare i nostri prodotti lavorando esclusivamente sul territorio
della Provincia di Modena, privilegiando in particolare le Valli Dolo e Dragone in quanto zona storicamente vocata alla produzione
del tartufo di altissima qualità e protetta dal disciplinare dei prodotti tipici della Camera di Commercio di Modena.

Modena Tartufi attualmente gestisce circa 25 ettari di tartufaie controllate, nelle quali coltiva tutte le migliori specie di tartufo:
una soluzione diretta che permette di offrire ai clienti un tartufo che arriva direttamente
dal bosco, raccolto il giorno stesso.
Pianificando le uscite in base alle richieste di mercato, garantiamo un livello di maturazione ottimale
e una shelf-life maggiore rispetto alla media dei tartufi in commercio (che solitamente, perdendo qualche giorno per passare
dalle mani dei tartufai a quelle dei commercianti, non possono vantare la stessa freschezza).

All’interno di un laboratorio artigianale ubicato sulle prime colline modenesi, creiamo e produciamo una gamma di prodotti trasformati
a base di tartufo di alta qualità, abbinato a pregiati alimenti della tradizione italiana.

tartufaia 2

Abbiamo completato la costruzione di tre nuove serre dedicate alla produzione di piante micorrizate per la creazione di tartufaie coltivate
anche da parte di privati.
I notevoli progressi scientifici sviluppati di recente, le tecnologie all’avanguardia e non ultimo la sicurezza data dal nuovo disciplinare
(che obbliga i produttori dell’Emilia Romagna a far certificare le piante da enti universitari)
permettono ora di dedicarsi a questa coltivazione con importanti certezze e nuove prospettive.