L’Azienda Agricola Antica Acetaia Cavedoni dal 1860

Il fertile terreno collinoso dove nasce e viene curato il vigneto, gode di alcuni particolari privilegi: clima collinare ideale alla produzione di uva ed un buon terreno morbido. Le uve pregiate che coltiviamo sono il lambrusco grasparossa di castelvetro, il trebbiano nostrano e il trebbiano di spagna; tutte uve autoctone ideali per la produzione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e Aceto Balsamico di Modena IGP. Paolo Cavedoni, quinta generazione di casa Cavedoni si occupa della lavorazione di questi vigneti, dalla terra al prodotto finito, i quali vengono seguiti costantemente e senza l utilizzo di diserbanti o di fitosanitari aggressivi. La potatura come la vendemmia avviene attraverso metodi manuali come nel passato e la pigiatura e la bollitura secondo le antiche tradizioni. L’amore per la terra e la passione per le cose naturali e genuine sono i fondamenti per mantenere una delle Acetaie più vecchie del territorio Modenese. Terreno e vigneto di proprietà, cure e costanti attenzioni, pigiatura e bollitura del nostro mosto, esperienza e tradizione da oltre 150 anni, 7 generazioni che si tramandano di padre in figlio pazienza, attesa, e nobili tecniche nella produzione del balsamico piu’ famoso al mondo, rendono unica e imparagonabile La famiglia Cavedoni in quest’ambito. UN PO’ DELLA NOSTRA STORIA

Il nome CAVEDONI significa amore e tradizione nel produrre l’aceto di Modena, “ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE DI MODENA DOP, E ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP“, secondo tecniche artigianali tramandate di generazione in generazione, sin dal 1860. Un amore che parla di rispetto per le tradizioni secolari, dell’alchimia del tempo e della lungimiranza di un uomo che già nel 1950 vantava una collezione di oltre 500 barili di aceto: Francesco Cavedoni Senior. L’usanza delle nostre terre di dare ai propri figli una batteria di aceto come dote di matrimonio ha fatto sì che risalissimo fino al lontano 1835 con la nascita di MORANDI FRANCESCO; uomo tuttofare (falegname,venditore di legna riparatore di scarpe…) e naturalmente legato alle antiche tradizioni di preparare nel proprio solaio una batteria di aceto. Con la nascita di suo figlio MORANDI GIUSEPPE nel maggio del 1860 continua la dinastia dei Morandi e la tradizione di ampliare l’acetaia e mettere a “dimora“ diversi barili di aceto; aiutato probabilmente dal fatto che esercitava la professione di capomastro edile e quindi da un discreto benessere e spinto dalla necessità di preparare parecchie doti visto che ebbe tre figlie. La più piccola delle quali si chiamava MORANDI ZAIRA nata nel 1894 , casalinga, che conobbe da ragazzina un operaio che faceva il manovale nel cantiere del padre: CAVEDONI DANTE (nato nel 1893).scoccò la scintilla che fece della loro vita una unione felice e consolidata dalla nascita di tre figli, uno dei quali CAVEDONI FRANCESCO(1926) è stato quello che più di ogni altro ha amato e capito l’aceto balsamico NATURALE(allora il tradizionale si chiamava così).